Archive for aprile 2014

ON PROJECTS # 28


Ultimately, it is these uncultivated, abandoned fields – areas that surround the city and are apparently deprived from any precise function – which give us hope. They are residual zones of uncertainty, questioning by their very existence fundamental facts such as where the city “begins,” and where it, “ends.” They embody a particular form of urban charm, one which has been appreciated for its ambiguous and unique qualities by a range of writers, poets, and of course architects. For, it is these very voids which are the property of the future city, proving without a doubt that something new will be achieved because their very solid incompleteness implies a promise. 




emptiness_01-2004 (2011)


ON PROJECTS # 29



Contrasting the spaces of “fullness” are closely connected spaces of “emptiness,” – voids, often separated in most cases from the “full” spaces by time rather than by space, as Marc Augè has commented.[1] A fundamental characteristic of our time is ultimately these emptiness spaces which tend to fill our perception of the contemporary city, once operating as ancient city walls now defining and focusing  our “urban” attention. Thus, the built and the void confront one another, going back and forth till a total confusion is achieved.

 



emptiness_02-2004 (2011)








[1] Marc Augé
Non luoghi: introduzione ad una antropologia della surmodernità
Elèutera Editrice , Milano 1993 pag.38

CITY - SEOUL - 01


Fotografare una città non è mai facile, perchè mentre si scatta abbiamo già da qualche parte nella memoria un' immagine precisa. Uno dei frammenti che quotidianamente ci arrivano attraverso la rete. Per questo motivo a Seoul qualche mese fa  ho cercato  di guardare oltre, isolare il colore e la luce, dopo essermi dimenticato la messa a fuoco durante il primo scatto (avevo inserito la modalità manuale) ho continuato ad usare la macchina fotografica in questo modo per riuscire a vedere qualcosa di diverso.



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ON MOVIES # 2







Upsidedown - 02 _ 2012





(1) su una foto di Alessandro Orsini

ON MOVIES # 1



Ogni film che ci è piaciuto trova posto un giorno nella nostra memoria accanto ad altri ricordi. Diventa un ricordo tra tanti, anche lui minacciato dall'oblio, dall'erosione della memoria. Accade così che nelle immagini di film rimangono qua e là nella testa come ricordi personali, come se facessero parte della nostra vita. Dobbiamo fare il montaggio dei nostri ricordi, il girato della memoria, per ricreare una continuità, per farne un racconto.  

Marc Augé






Upsidedown - 01 _ 2012




ON PROJECTS # 41



La nostra posizione era utopistica perchè radicalmente realista; esagerata perchè testimone di una realtà potenzialmente esagerata, ma di fatto inerte: potremmo parlare di un utopia negativa che non si occupava di un futuro migliore, ma del presente, criticandolo attraverso il paradosso di narrazioni radicali...

Andrea Branzi



crescita e forma - 2014

LIFE ON MARS # 3



L'oggetto si espande oltre i limiti della sua apparenza, in virtù del fatto che sappiamo che la cosa è ben altro di ciò che il suo aspetto esteriore rivela ai nostri occhi.

Paul Klee




Life on Mars - 03 - 2014

LIFE ON MARS # 2


 L'architettura è prima di tutto specchio di una visione del mondo, destinata ai tempi lunghi della storia.

Andrea Branzi

 

Life on Mars - 02 -2014

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