Archive for settembre 2013

MOON # 4



Sugli archetipi
il primo segno (1)


Guardare nello spazio, equivale a guardare indietro nel tempo  
                                                                          Eric Chaisson





Archetipo- moon bases  1993 n. 01  - (2013) © luca galofaro



(1)  Una delle questioni principali prima di cominciare un progetto sulla luna riguarda la nostra idea di architettura. L'architettura deve seguire un paradigma, in questo caso la forma della tecnologia, oppure deve in un certo senso rappresentare l'uomo, essere un primo segno, e se così è quale è il primo segno. Forse trasformare il riparo, la grotta, in artificio, scolpendo la roccia per domare la natura, per plasmarla alla forma dell'uomo. In questa  appropriazione c'è tutta la nostra capacità di raccontare la necessità dello spazio. 

MOON # 3



All images are framed in discursive structures and everything resides within a context.
Martha Rosler





The Ring-moon bases  n. 04  - (2013) © luca galofaro

MOON # 2



The Ring 

The Ring nasce dall'idea dell'azienda Giapponese Shimitzu Corporation: trasformare la Luna in una centrale solare.  Il progetto prevede di installare pannelli fotovoltaici lungo tutto l'equatore Lunare. Questi pannelli catturerebbero energia solare a ogni ora del giorno, l’energia verrebbe canalizzata sul lato che la Luna mostra sempre alla Terra dove, utilizzando laser e onde elettromagnetiche, verrebbe poi trasferita sul nostro pianeta.

The Ring is a Japanese company Shimizu Corporation  idea : transforming the Moon into a solar power plant. The project plans to install solar panels throughout the lunar equator. These panels would capture solar energy at any time of the day, the energy would be channeled on the moon earth face, using laser and electromagnetic waves, would then be transferred to our planet.





The Ring-moon bases n. 02  - (2013) © luca galofaro






The Ring-moon bases  n. 03  - (2013) © luca galofaro


MOON # 1



These are new releases of collage made ​​in 1993 during my Masters at the International Space University, the techniques have changed.  The colors are the only difference from the original the contents have not changed.
What has always fascinated me in extreme conditions architecture is the idea of being able to use architecture as a symbol that can represent the human condition without following the technique.
The series reflect on the meaning of architecture without useless superstructures. From now till the next weeks a series of   images, a visual index of a spatial architecture essay.






Moon bases  1993 - (2013) © luca galofaro


LA CITTA' SCRITTA



Ci sono dei momenti in cui le città ci parlano attraverso la scrittura sono testi che non compongono un discorso continuo ma vanno letti attraverso la loro evidente frammentazione, conseguenza degli sforzi della nostra memoria che associa le immagini al ricordo di uno spazio, di un città e non di un' altra. Hanno un' identità slegata dal loro reale significato, sono una città scritta.
Caratteri magici, sospesi là nel buio come un messaggio non proveniente da altrove se non dal cielo. ..Mai avevo provato qualcosa di altrettanto improvviso e assoluto. Una stanza spoglia e sudicia si era convertita in un luogo di interiorità, in un punto cruciale di strani presagi e misteriosi eventi arbitrari. Continuai a tenere lo sguardo fisso sull'insegna Moon Palace, finché piano piano capii che ero arrivato al punto giusto......(Moon Palace - Paul Auster)





Untitled-CS-n.01- 2012





Untitled-CS-n.02- 2012





Untitled-CS-n.03- 2012







Untitled-CS-n.04- 2011

MAPPE # 2


 I ponti dell’energia sono architetture legate al cambio di paradigma, ma sono allo stesso tempo segni territoriali che definiscono l’infrastruttura come spazio pubblico dilatato. Mantengono la loro autonomia formale, la griglia infatti si adatta alle evoluzioni e alle trasformazioni del sistema energetico e disegna il territorio.  La griglia regola e struttura il territorio produttivo e agisce a livelli diversi ed a scale diverse.

IaN+ (1)

 






MAPPE # 1

Geographical maps are abstract and concrete at the same time; for all the objectivity of their measurements, they cannot represent reality, merely one interpretation of it.
Judith Schalansky  (1)












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