Archive for aprile 2013

COLLAGE # 7


Ho cercato di non chiudermi in filoni o generi, per questo contemporaneamente ho lavorato in diverse direzioni, in un processo di attivazione del pensiero, non ho cercato di fare delle fotografie, ma delle carte, delle mappe che fossero contemporaneamente fotografie.

I try not to close myself in themes or genres, so I work simultaneously in different directions, in an thought activation prcess, I have not tried to make photographs, but maps which were photographs at the same time.
Luigi Ghirri 




Versailles vs Caserta arbitra Zermani 2013

COLLAGE # 6




Montage uncloses the finality of the work, which becomes a proposition in which one plus one leads to something different, perhaps a whole new view of the world and its workings... It is a truims that fragmentation besets the modern world and collage/montage is a symptom, a strategy, and a form of resistance.
Martha Rosler 




UNTITLED - 0102013



UNTITLED - 0112013




UNTITLED - 0122013






UNTITLED - 0122013


STRUTTURE # 4

Smettere di vedere significa percepire il tempo, la cui visualizzazione è una illusione eterna
Stop seeing means to perceive the time, whose display has an eternal illusion
Roman Opalka






UNTITLED - S0102013




UNTITLED - S0112013





UNTITLED - S0122013





UNTITLED - S0132013





UNTITLED - S0142013

STRUTTURE # 3


La condizione liminale del paesaggio è stata per me una sorta di misura, o di media. Ho provato a riflettervi, e a studiare altri costrutti, altri tipi di immagini che credo siano - in qualche senso importante - cristallizzati a partire dal paesaggio.
Jeff  Wall







UNTITLED - S0012013



UNTITLED - S0022013




UNTITLED - S0032013




UNTITLED - S0042013




UNTITLED - S0052013





UNTITLED - S0062013





COLLAGE # 5



I prefer the word montage to collage because it suggests an additional dimension; that of time. it suggests sequences held together by things other than glue.

Martha Rosler




UNTITLED - 0052013




UNTITLED - 0062013




UNTITLED - 0072013




UNTITLED - 0082013




UNTITLED - 0092013

ARCHIVE #01




03



Excerpt from "Solo for Piano" from John Cage's Concert for Piano and Orchestra



Gli spartiti di Cage sono la raffigurazione di un azione, una mappa di uno spazio e di un tempo, dove musica e silenzio entrano in relazione tra loro. Il silenzio di Cage mi fa pensare all'importanza del vuoto, in architettura. Il silenzio diventa musica come il vuoto diventa spazio a seconda di come lo si attua e di come lo si vive e dagli imprevisti possibili dovuti alle varianti di spazio e di tempo in cui il silenzio accade. Il silenzio di Cage è strumentale ad un idea di appropiazione della performance musicale. Così come l'emptiness, è necessaria alla crescita dello spazio costruito, perché misura lo spazio del pieno, segna il limite tra spazio urbano ed architettura. Il silenzio è il protagonista della musica di Cage, i suoi spartiti lo disegnano e lo rendono  protagonista, con quel suo preludere al suono, ci aiuta a percepire noi stessi. Il vuoto ha la stessa forza ci aiuta a percepire la misura dell'architettura. La disegna. In questi spartiti io vedo architettura, progetti in cui vuoto e pieno dialogano tra di loro.
Per i fisici il vuoto è un magnifico nulla, è un campo in cui tutte le particelle si generano, la forma è  la struttura completare al vuoto e, viceversa il vuoto non è che il complementare della forma, tutto questo in un interconnessione continua di mutamenti incessanti.

Our intention is to affirm this life, not to bring order out of a chaos or to suggest improvements in creation, but simply to wake up to the very life we're living, which is so excellent once one gets one's mind and one's desires out of its way and lets it act of its own accord. John Cage, Silence (1961)







04




Negli aereoporti, nelle zone di confine, gli scanner producono immagini che raffigurano realtá nascoste. L'involucro scompare oggetti diversi sono il palinsesto di una storia privata.
L'architettura a volte dovrebbe rivelare invece che nascondere, dovrebbe essere capace di mostrare, la complessitá interna. Questa immagine ci mostra come la forma esterna, il contenitore circoscrive lo spazio e individua il campo. La forma non costituisce né un punto di partenza né un punto di arrivo ma un sistema di gestione di una struttura interna alle cose.


Powered by Blogger.